Prestazione occasionale: Come e quando

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Tanti studenti universitari che lavorano nell’ambito della grafica, o del web marketing decidono di lavorare in questo settore nel loro tempo libero per pagarsi gli studi e non pesare economicamente sulle spalle dei loro genitori. Ma anche diversi lavoratori dipendenti che vogliono arrotondare dedicando parte del loro tempo libero a qualche lavoretto extra, o disoccupati che nel frattempo si dedicano a lavoretti occasionali.

In qualsiasi caso torna utile conoscere la cosiddetta prestazione occasionale ed ecco che in questo post vedremo:

– Chi può usare la prestazione occasionale

– Come si emette la ricevuta

– Come comportarsi con il fisco

 

Che cos’è lo strumento della prestazione occasionale?

La prestazione occasionale è uno strumento che può essere utilizzato da persone che decidono di svolgere delle attività professionali in modo sporadico e che in virtù del fatto che lo facciano occasionalmente, non sono obbligati ad aprire la Partita Iva.

Se googlate la parola “prestazione occasionale” quasi sicuramente vi troverete davanti degli articoli in cui si dipinge la prestazione occasionale come un’alternativa alla Partita Iva che vi permette di avviare attività professionali o commerciali senza dovervi ‘impazzire’ dietro gli obblighi fiscali.

Un risultato di ricerca sbagliato che creerebbe molta confusione.

Ora cercheremo di fare chiarezza con un esempio sul concetto di ‘prestazione occasionale’.

Un giorno Luciano si trova in un negozio di abbigliamento e sente la commessa parlare con la titolare del negozio perché secondo lei dovrebbe aprire un e-commerce.

Luciano studia marketing e sa smanettare molto bene con i siti web e allora propone alle due ragazze una soluzione per far realizzare l’e-commerce.

Lui nella maggior parte del suo tempo studia e ogni tanto se capita l’occasione fa un lavoretto inerente il web design come la creazione di siti ed e-commerce.

Quindi lo svolgimento di un’attività si dice occasionale quando è assente la continuità e la coordinazione della prestazione.

Il concetto di continuità identifica un’attività duratura nel tempo, pertanto una prestazione occasionale è un’attività NON duratura nel tempo.

Il concetto di coordinazione della prestazione richiede che la prestazione del consulente sia erogata all’interno della struttura del committente.

Dunque una prestazione si definisce occasionale, non solo per la sporadicità, ma anche quando il consulente, dopo aver compreso le esigenze del cliente, completa in piena AUTONOMIA il lavoro richiesto.

Ok, abbiamo visto cos’è la prestazione occasionale ed a chi può interessare.

 

Ora vedremo come funziona l’emissione della ricevuta.

Riprendendo l’esempio di sopra, Luciano che ha creato il sito, ha effettuato una prestazione occasionale e quindi deve rilasciare una ricevuta alla titolare del negozio (committente).

E’ importante che la ricevuta contenga i seguenti elementi obbligatori:

– Le generalità del consulente occasionale

– Le generalità del committente

– Il numero progressivo della ricevuta e la data

– L’importo lordo concordato

– La ritenuta d’acconto (è pari al 20% dell’importo lordo)

– L’importo al netto della ritenuta

La ritenuta d’acconto va a ridurre del 20% l’importo lordo pattuito.

Inoltre, rappresenta un acconto sulle imposte che il committente ha l’obbligo di trattenere e versare all’Agenzia delle Entrate per conto del consulente occasionale.

Nel nostro esempio immaginiamo che Luciano e la titolare del negozio pattuiscono una somma netta di 500 euro.

La ritenuta è il 20% di 500 euro, quindi 125 euro e l’importo lordo è 625 euro.

500 euro è la somma di denaro che resta nelle tasche di Luciano.

La ritenuta non va applicata sempre, ma solo nel caso in cui il committente è un sostituto di imposta, cioè versa le imposte per conto del consulente occasionale.

Come facciamo a sapere se il nostro committente è un sostituto di imposta?

La normativa prevede i seguenti sostituti di imposta:

– Imprese e professionisti che non hanno aderito al regime forfettario

– Società di persone e Società di capitali;

– Associazioni

– Condomini

Non è finita qui, perché dobbiamo fare molta attenzione alla data che mettiamo sulla ricevuta e soprattutto alla marca da bollo.

Allora vediamo prima l’aspetto della data.

La data deve essere quella in cui il consulente occasionale ha ricevuto il compenso da parte del committente.

Quindi ipotizziamo che ieri Luciano ha ricevuto il bonifico di 500 euro dalla titolare del negozio, la data da mettere sarà 20 febbraio 2023.

Altro elemento essenziale è la marca da bollo.

Siccome Luciano va a rilasciare una ricevuta “non fiscale”, la normativa stabilisce che per importi superiori a 77,47 euro bisogna apporre una marca da bollo da 2 euro.

E’ importante che la data della marca da bollo sia precedente quella di emissione della ricevuta, altrimenti si rischia una multa da 2 a 5 volte l’importo dell’imposta.

Quindi se la titolare effettua il bonifico il 20 aprile, Luciano due giorni prima del pagamento dovrà comprare una marca da bollo.

Se vi interessa sapere come funziona la dichiarazione dei redditi e la gestione INPS per guadagni derivanti da prestazioni occasionali, fatemelo sapere nei commenti, così preparo un altro post.

 

Come comportarsi con il fisco

Il reddito derivante da prestazioni occasionali fa parte della categoria “redditi diversi“.

Come calcoliamo il reddito della prestazione occasionale?

In pratica il calcolo è dato dalla differenza tra l’ammontare dei compensi che abbiamo incassato nel periodo d’imposta e l’ammontare di spese che abbiamo sostenuto per produrre gli incassi.

Ok, una volta calcolato il reddito netto da prestazione occasionale, dove lo dobbiamo inserire nella dichiarazione?

Va indicato nel quadro D del modello 730.

Oppure, nel quadro RL del modello Redditi Persone Fisiche.

Ma la dichiarazione dei redditi bisogna compilarla sempre?

Non sempre, poiché c’è la possibilità di essere esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.

Possibilità che riguarda i soggetti che hanno percepito soltanto redditi da prestazione occasionale sotto i 4.800 euro lordi annui.

Se vi trovate in questa situazione, il mio consiglio è quello di presentare comunque la dichiarazione dei redditi.

Infatti, se il committente (o i committenti) ha applicato delle trattenute (per trattenute mi riferisco alla ‘ritenuta d’acconto’) sul compenso lordo, il lavoratore può recuperare le somme trattenute soltanto attraverso la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Di conseguenza, così facendo, le ritenute in eccesso applicate si trasformano in crediti d’imposta.

A che cosa servono questi crediti?

Questi crediti potranno essere sfruttati dal lavoratore per compensare eventuali oneri fiscali futuri.

Ok, abbiamo capito come funziona la dichiarazione di redditi derivanti da prestazioni occasionali.

 

Ora vediamo di chiarire la questione INPS in merito alla prestazione occasionale.

Nel caso in cui il consulente occasionale raggiunga nell’anno la soglia di 5.000 euro lordi, c’è l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS.

La soglia di 5.000 euro lordi deve essere così conteggiata:

1) Prendendo a riferimento solo le prestazioni occasionali.

2) Sommando tutti gli importi lordi incassati nell’anno fino a quel momento, considerando tutti i committenti.

3) Escludendo quindi tutti i redditi di altre categorie (es. lavoro dipendente, rendite finanziarie, ecc.).

Bene, una volta conteggiata la soglia di 5000 euro, i contributi su quale importo li paghiamo?

I contributi devono essere versati solamente sulla quota di reddito eccedente la soglia di questi 5.000 euro.

Allora cosa bisogna fare quando si supera questo limite?

I lavoratori interessati devono comunicare tempestivamente ai propri committenti il superamento della soglia.

Una volta fatto ciò, cosa succede?

Nella ricevuta il lavoratore si vedrà applicare la ritenuta previdenziale pari ad 1/3 del contributo dovuto, invece i restanti 2/3 di contributo sono direttamente a carico del datore di lavoro.

Naturalmente queste informazioni vanno sempre trattate con un commercialista di fiducia ed evitare di lanciarsi ad occhi chiusi.

Se questo post ti è stato utile fammelo sapere con un commento!