Le legature nei font sono uno degli elementi più utili nel design grafico. La parola deriva dal latino “Ligari” che significa “legare“.
Gli scribi medioevali, che scrivevano in latino, risparmiarono spazio e velocizzarono la scrittura combinando più caratteri.
Le legature nei font combinano due o tre caratteri in un singolo carattere per aiutare la leggibilità e per scopi decorativi.
Nella progettazione del marchio sono un elemento utilissimo da usare.
Esistono due tipologie di legature:standard e discrezionali ed entrambe possono essere attivate dalla funzione opentype in tutti i software Adobe.
Le legature standard sono quelle che aiutano a migliorare la leggibilità di certe combinazioni di caratteri quando questi occupano lo stesso spazio orizzontale.
Ad esempio, nell’alfabeto latino, le legature con “fi” e “fl” sono comuni poiché ci sono molte parole con queste combinazioni di caratteri.
Le legature discrezionali sono quelle combinazioni decorative di caratteri, come “ck” o “NN”.
Sono utilizzate per scopi estetici e includono combinazioni di caratteri meno comuni o particolari che possono arricchire il design del testo.
Come dicevamo prima, sono veramente degli elementi utili per la programmazione di un logo infatti usare le legature nella progettazione di un marchio aiuta il tuo flusso creativo e velocizza il processo. Puoi provarle ad esempio, in un monogramma o in un logotipo.
Ad esempio 4 font che hanno delle bellissime legature sono:
Nirotica di TRF Foundry
Erotique di @zetafonts
Bruney di @sensatypestudio
Loverica di Sarid Ezra
Questi 4 font sono abbinabili a qualsiasi contesto, ma soprattutto al glamour, sono perfetti per la progettazione grafica di una visual identity o di un marchio.
È tu usi le legature?